lunedì 19 settembre 2011

Prehistoric Landscapes 2011 by Safari ltd

Quest’anno la Safari ltd ha rilasciato una nuova serie legata al mondo preistorico. Non si tratta però di anfibi permiani o mammiferi cenozoici, ma di qualcosa di altrettanto ignorato dalle aziende di modellini: infatti, la “Prehistoric Landscapes” introduce tre piante preistoriche. A onor del vero l’anno scorso la CollectA aveva rilasciato due alberi mesozoici, ma sono praticamente introvabili non solo per il mercato italiano ma anche per quello estero. “Prehistoric Landscapes è composta da Cicade, Felce Arborea e Conifera Agathis.
Che bel giardino!

La Cicade fa parte di un gruppo di piante molto abbondanti nel Mesozoico, ma oggigiorno è ridotto a poche specie; sono spesso confuse con le palme per il loro aspetto, anche se sistematicamente non sono correlate.
In questa ricostruzione della Safari ltd, che s’ispira al genere Pentoxylon, le gibbosità del tronco sono rese con delle linee che corrono diagonalmente e s’intersecano: l’effetto è convincente. A metà del tronco, colorato di marrone chiaro, nascono due corti rami, uno con delle foglie che stanno per nascere, l’altro vuoto.
Tronco reticolato
In cima vi sono due ordini di cinque grandi foglie pennate disposti in maniera alternata, in cui il rachide (asse centrale) è marrone e le piccole foglioline sono colorate di verde scuro e chiaro in modo da separarle le une dalle altre. Al centro si possono notare un gruppetto di sporofilli femminili colorati di verde chiaro con qualche sfumatura giallina.

Starmie, scelgo te! Notare al centro gli sporofilli femminile
La base è colorata di un marrone leggermente più scuro di quello del tronco e presenta qualche grosso masso e delle foglie di cicade cadute. Inoltre si può notare un ceppo di un’altra cicade.
Servirebbe uno shampoo anticaduta...


La Felce Arborea è stata ricostruita sulla base dei fossili di Psaronius, una felce che poteva raggiungere i 10 metri di lunghezza e che visse dal tardo Carbonifero al Permiano. Il tronco verde si assottiglia molto dalla base alla cima ed è percorso in tutta la sua lunghezza da profonde venature.
Tutta verde!
Le foglie sono disposte in vari ordini di misura decrescente e sono sormontate da tre giovani foglioline verde brillante dalla tipica forma di bastone pastorale; queste ultime crescendo si srotoleranno in un fenomeno detto vernazione circinnata per dare origine alla foglia matura. Peccato però che queste siano state messe completamente al contrario, commettendo un errore abbastanza grave.
La forma delle ultime foglie è molto irregolare, al contrario delle prime.

La base è circondata da molti massi e anche in questa come nel caso della Cicade vi è un ceppo di una felce. Il colore è uno strano mix di verde e giallo e sinceramente non capisco che tipo di terreno possa essere.
L'altra felce non è stata molto fortunata.

La conifera Agathis fa parte della famiglia delle Araucariacee, la quale conobbe un periodo di splendore proprio durante il Giurassico e il Cretaceo. Quest’ultimo modellino è il più alto dei tre, infatti, gli esemplari di questa famiglia potevano raggiungere altezze superiori ai 40 metri. Il lungo tronco è marrone chiaro, ma forse un colore più scuro sarebbe stato più efficace.
Questi alberi hanno i rami solo nell'ultima parte del tronco.

I rami pieni di foglie risultano pesanti e frondosi  e sono raggruppati nella parte finale del tronco; al di sotto della chioma principale spunta solo qualche ramo solitario. Le fronde sono di un bel colore verde scuro, con delle sfumature rosso-marrone nella parte superiore.
Questa ampia chioma avrà fatto ombra a chissà quale dinosauro.


Anche in questa base sono presenti dei grossi massi su un terreno verde chiaro.  Ai piedi dell’albero vi è un grosso ramo spezzato in due.
Quel ramo spezzato è una piccola chicca.

Molti appassionati, tra cui il sottoscritto, avevano chiesto alla Safari ltd qualche albero per creare diorami più realistici con i propri modellini. Quindi non posso dirmi che felice per la nascita di questa “Prehistoric Landscapes” e spero che in futuro possa essere arricchita da molti altri esemplari. A quanto pare nel 2012 non ci saranno novità, mentre forse nel 2013 potremmo vedere un nuovo albero preistorico. Personalmente suggerisco un equiseto, che ha un aspetto molto caratteristico che mi riporta indietro ai documentari di Piero Angela.

venerdì 9 settembre 2011

Paleomaster - L'Italia s'è desta!

In Italia siamo oramai abituati a importare: importiamo film, serie tv, mode, musica etc. dagli altri paesi europei e dagli USA. Anche per quanto riguarda il mondo delle riproduzioni di animali preistorici noi Italiani siamo stati sempre distributori delle grandi case estere... ma qualcosa è cambiato!
Logo, con richiamo all'arte, vero orgoglio italico

Paleomaster, infatti, è un’iniziativa tutta italiana che si propone di creare dei kit da montare di animali preistorici (non solo dinosauri dunque!). I nomi che sono dietro al progetto sono nomi che assicurano una qualità altissima; infatti, il tutto inizia con i disegni di Fabio Pastori, uno dei più grandi paleoartisti di fama mondiale; si procede poi con la scultura del modello da parte di Stefano Cavanè, scultore d’indubbia abilità che ha il compito difficile di rendere tridimensionali i magnifici bozzetti di Fabio. I modelli sono inoltre realizzati sotto la supervisione scientifica di paleontologi, come Andrea Cau. Infine, Dinoshop, realtà affermata nel mondo dell’e-commerce, si occupa della vendita e promozione.
Bozzetto del Diabloceratops. Cornuto e furioso!


La prima serie si chiama “The Minidinos Collection” ed è formata da sei esemplari: Kelenken guillermoi, Therizinosaurus cheliformiis, Diabloceratops eatonii, Scipyonix samniticus “Ciro", Rugops primus e Hainosaurus pembinensis. In rete si possono già vedere le immagini dei modelli del Kelenken e del Therizinosaurus e alcuni bozzetti del magnifico Diabloceratops; sono tutti caratterizzati da pose estremamente dinamiche, cura dei dettagli e correttezza scientifica.
Il Kelenken montato e in una delle colorazioni disponibili


Hanno tutti una piccola base, anch’essa scolpita e arricchita da piccoli particolari. Possono essere acquistati smontati, oppure montati e dipinti (a un prezzo maggiore) e vengono consegnati in un piccolo box che è anch’esso un’opera d’arte. Sono fatti di resina e sono riprodotti in scale differenti, perciò misurano da 10 a 20 cm circa.

Therizinosaurus da montare

Si potranno acquistare prossimamente su Dinoshop per quello che riguarda il mercato italiano, mentre all’estero saranno venduti da altri negozi virtuali specializzati.



Per ulteriori informazioni sul progetto vi suggerisco di iscrivervi alla pagina facebook e controllare spesso il sito ufficiale!

giovedì 8 settembre 2011

Inostrancevia by Safari ltd, Wild Safari Dinos 2011

I gorgonopsidi erano degli strani rettili simili a mammiferi che si estinsero alla fine del Permiano. Il grande pubblico probabilmente non ne ha mai sentito parlare, anche se un gigantesco e mostruoso gorgonopside è apparso nella serie TV Primeval. Ciononostante la Safari ltd quest’anno ha deciso di introdurre proprio un membro di questa famiglia, l’Inostrancevia, nella sua collezione Wild Safari Dinos.

La caratteristica più importante dell’Inostrancevia è sicuramente la testa, ed in particolare le fauci armate di canini lunghi ed affilati. Nel modello Safari ltd la bocca è aperta, proprio per mettere in mostra lo stupefacente armamentario di questo mostro; all’interno vi è la lingua, spessa e carnosa. La formula dentaria non sarà precisa al 100% ma è molto simile a quella ritrovata nel fossile. Gli occhi sono piccoli e colorati di giallo con la pupilla nera e l’orbita è sottolineata sopra e sotto di marrone scuro.
La forma del cranio è uguale a quella del fossile, segno che lo scultore si è ben documentato prima di ricreare l’animale
Cranio possente
Essendo rettili vicini ai mammiferi a volte questi animali vengono dotati di una folta pelliccia, mentre in questo caso lo scultore ha optato per una più classica (ma non per questo meno corretta) pelle rettiliana, ruvida e grinzosa. Il colore è molto uniforme: la parte inferiore del corpo è beige, mentre il dorso è marrone. Un tocco di colore in più mi sarebbe piaciuto, ma forse questa colorazione è più realistica per un predatore di quattro metri di lunghezza.

Nel mio modello la zampa posteriore destra tocca l'anteriore con gli artigli...ouch!
L’animale è ricostruito mentre cammina e la linea del corpo suggerisce un certo dinamismo: la testa è rivolta verso sinistra e la corta coda invece si piega a destra. Le zampe, leggermente flesse, sono direttamente sotto il corpo e sono armate di cinque dita artigliate.
In generale l’aspetto dell’Inostrancevia è molto massiccio e muscoloso e somiglia molto a un grosso orso.
Che silhouette!
La scelta di creare un modellino di questo rettile semi-sconosciuto è stata coraggiosa e probabilmente negli uffici della Safari ltd è stata vista come una scommessa; beh, secondo il mio parere la scommessa è stata vinta.  Tutti coloro che si divertono a collezionare, non solo dinosauri, ma anche strane bestie preistoriche devono assolutamente inserire nel loro ”serraglio personale” l’Inostrancevia: è economico, ben fatto e ricco di fascino primordiale.

domenica 4 settembre 2011

Guanlong by Safari ltd, Wild Safari Dinos 2011

Uno dei modelli Safari ltd usciti quest’anno che ha fatto discutere di più i collezionisti è stato il Guanlong: c’è chi lo ha amato sin dal primo istante nonostante i suoi difetti e c’è chi lo ha subito considerato uno scherzo di natura.
Nonostante la sua scoperta sia una delle più importanti nel mondo paleontologico negli ultimi anni, il Guanlong è stato raramente riprodotto come giocattolo o modellino e non era presente in nessuna collezione delle marche più famose. Quindi, quando si è diffusa la notizia che il Guanlong sarebbe stato tra le novità Safari ltd del 2011, si è levato un coro di giubilo tra le fila di noi paleo-nerd, nonostante le prime immagini lasciassero perplessi .
Purtroppo questo modello ha i suoi pregi, ma ha parecchi difetti.
Immagine di anteprima...fu usato molto Photoshop

La testa è ben ricostruita: la forma e le proporzioni del cranio sono esatte e la cresta, tratto distintivo della specie e grande e sottile; forse la base è leggermente troppo larga, ma una base troppo stretta l’avrebbe resa fragile e quindi tendente alla rottura.
Le proporzioni del corpo sono corrette, peccato che quando ci si sofferma alle mani e ai piedi il discorso cambi.
Che bella cresta!

Infatti, le mani sono troppo grandi e le dita sono pressappoco della stessa lunghezza; inoltre sono rivolte verso il basso, un movimento impossibile per l’animale reale.
Anche i piedi sono sproporzionati: di solito questa è una soluzione per dare stabilità al modello, in modo da riuscire a rimanere in equilibrio sulle due zampe, ma in questo caso siamo sempre in presenza della solita posizione “tripode” dove la punta della coda tocca terra e tiene in piedi il modello; quindi questi “piedoni” sono ingiustificati.
Che mani grandi che hai, nonnina!

La colorazione è basata solo su tre colori, oltre il bianco dei denti e il nero degli artigli: le proto penne  che coprono la parte superiore del corpo sono blu scuro, la parte “nuda” del corpo è marrone e le parti in evidenza, cresta, piume del collo e della punta della coda sono rosse.  Sono soprattutto le parti in rosso che lasciano perplessi: la pittura sembra data senza cura e si riescono ad intravedere i colori al di sotto.

La punta della coda. Peccato che sotto il rosso si noti il colore blu...

La posa è di sicuro dinamica, ma risulta abbastanza goffa: le zampe posteriori sono ben distanziante e il collo gira in maniera decisa verso sinistra.

Corri salamandra, corri!

Sicuramente il Guanlong è il peggiore modello tra quelli introdotti nel 2011 dalla Safari ltd, ma ha il suo fascino. Oltre al fatto di essere praticamente l’unico modello di questo tyrannosauroide facilmente reperibile e economico, ha la testa molto ben riprodotta e se si riesce a passare sopra alle mani gigantesche e ai piedoni risulta un bel modello da introdurre nella propria collezione. Se invece volete la perfezione scientifica, cercate altro.
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