La posa del modello è abbastanza statica. |
Nonostante l’abbondanza di fossili di Gastonia, la disposizione dell’armatura si conosce solo per i dettagli generali. Lungo i fianchi, dal collo alla punta della coda si trovano degli aculei triangolari di varie dimensioni che anche nel modello sono molto appuntiti. Pure sul dorso sono presenti due file di spine rivolte verso l’esterno che rappresentano una formidabile minaccia per ogni predatore. La maggior parte degli aculei sono colorati di beige, ma quelli le placche appiattite del dorso hanno lo stesso colore del corpo. Un gigantesco scudo osseo protegge le anche, in maniera simile a Polacanthus.
Finalmente una statuina che mostra quanto erano ampi i fianchi degli anchilosauri. |
Il cranio è ricostruito in maniera approssimativa, sembra più quello di un generico anchilosauro e inoltre è troppo grande in proporzione al corpo.
Le dimensioni delle spine sono esagerate. |
La colorazione del modello è sicuramente un suo punto a favore, anche se non sempre è realizzata benissimo. Infatti, la striscia bianca sui fianchi è data con poca cura, così come le macchie nere sulle zampe.
Le braccia e le gambe sono molto corte ma robuste. |
Il livello dei dettagli è quello solito CollectA; quindi texture della pelle ben realizzata, con le squame che cambiano di dimensione secondo la parte del corpo.
La cloaca è scolpita e colorata di nero! |
Il Gastonia della CollectA è sicuramente un buon modello, con qualche piccolo difetto che non dovrebbe pregiudicarne l’acquisto. Sconsiglio di regalarlo a bambini piccoli, poiché gli aculei sono davvero appuntiti!
A parer mio perde un pochino il volto... Il resto del corpo mi piace.
RispondiEliminaIl fatto che manca di dettagli è comprensibile, poiché è davvero piccolo, ma il fatto è che anatomicamente non è granché...
Eliminaa mio parere più che anchilosauro, ha le caratteristiche di un nodosauro
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