Il Miragaia longicollum è uno stegosauro abbastanza singolare scoperto nel 2009 in Portogallo. La sua peculiarità risiede nel suo lungo collo formato da ben diciassette vertebre, evolutosi probabilmente più per ragioni di display sessuale che per la ricerca di cibo.
La Safari ltd ha colto subito l’occasione di aggiungere alla sua Carnegie Collection un modello di questo splendido animale, rilasciando un modello, superbamente scolpito da Forest Rogers.
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La scultura originale |
Lungo tutto il dorso vi sono le tipiche placche ossee che iniziano subito dietro il cranio e avvicinandosi alla zona sacrale le placche lasciano il posto a lunghe spine che proseguono fino alla coda, dotata del classico thagomizer formato da quattro spine acuminate. In realtà del Miragaia è conosciuta soltanto la parte anteriore del corpo (tranne che per alcune parti del bacino, che però appartengono a un esemplare diverso), quindi per ricostruire la restante metà ci si basa sulla sua vicinanza filogenetica con Dacentrurus. La forma delle placche ricalca in maniera molto simile quelle del fossile, di cui se ne conoscono circa una decina: sono piccole, arrotondate e alcune hanno una piccola tacca. In alcune ricostruzione Miragaia possiede una lunga spina dermica sopra la spalla, mentre in questo modello è assente. Effettivamente una lunga spina è stata ritrovata, ma non è stato possibile comprendere dove essa fosse collocata; nell’articolo originale che descrive l’animale, la ricostruzione scheletrica non presenta tale aculeo nella spalla e probabilmente Forest Rogers si è basata su quest’ultima.
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Sulla base di Dacentrurus la zona sacrale dovrebbe essere un po' più ampia |
La testa è piccola e ha la classica forma tipica degli stegosauri. La bocca è aperta e fa vedere il becco senza denti pronto a mangiare o a ruggire; all’intento si nota anche la piccola lingua rosa. Gli occhi sono neri con le pupille coloro oro e questa scelta rende lo sguardo “vivo”.
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Questo è praticamente tutto quello che si conosce del Miragaia, ed è stato superbamente ricostruito in questo modello |
Le zampe anteriori degli stegosauri sono spesso ritratte in maniera errata, e anche questo modello, purtroppo, non fa eccezione. Secondo un articolo di Phil Senter del 2010 (su Wikipedia risulta ancora “in press” quindi non capisco se sia stato pubblicato o no; potete trovarlo in internet, comunque), le mani degli stegosauri formavano una sorta di tubo o colonna, come succede nei sauropodi. Nel Miragaia Safari ltd. invece le dita sono aperte e allargate. Nelle zampe posteriori la muscolatura è molto ridotta dal ginocchio in giù. Gli stegosauri, infatti, come i sauropodi, avevano un piede poco mobile e quindi non avevano bisogno di muscoli particolarmente sviluppati nel polpaccio.
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Purtroppo è difficile trovare un modello di stegosauro con le mani corrette |
La qualità e la quantità dei dettagli è davvero elevata per una replica dedicata al grande pubblico. La pelle è piena di grinze, solchi e, si possono notare piccoli dettagli come l’apertura della cloaca o i piccoli fori auricolari.
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Basta mettere il modello sotto una luce dai toni caldi per apprezzare tutti i dettagli |
La colorazione base del modello è un verde molto chiaro nel dorso e beige nel ventre. Sulla schiena, sotto le placche dorsali vi sono delle macchie nere che creano un particolare motivo maculato. Le placche e le spine sono beige con la base rossa e la punta nera. Particolare attenzione è stata giustamente posta nella colorazione del collo: la gola è di un rosso vivo mentre le guance sono blu.
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Una delle teorie che spiegano un collo così lungo ipotizza che esso fosse utilizzato come display sessuale |
Concludendo, il Miragaia della Safari ltd è un ottimo modello: scientificamente è quasi perfetto e inoltre rappresenta una ricostruzione di qualità da museo che si può portare a casa per un prezzo ragionevole.
Ciao Mauro,
RispondiEliminaComplimenti per l'articolo, è scritto davvero bene e anche le considerazioni riportate sono corrette: purtroppo non possiedo questa riproduzione, ma ho avuto l'occasione di poterla osservare dal vivo, ed è una delle più belle della casa statunitense.
Ti leggo sin da quando hai cominciato, anche se sono diventato "follower ufficiale" solo oggi, e spero che tu continui così: a quando la prossima recensione?
Ho appena fatto un video unboxing in cui parlo di altre due action figures, queste della PAPO, e mi piacerebbe che lo guardassi; inoltre potremmo farci pubblicità a vicenda, visto che entrambi non abbiamo poi così tanti estimatori... Comunque ottimo blog!
Se vuoi passa qui da me: http://www.youtube.com/watch?v=4QVcidQM1SM
Ciao! :)
Innanzitutto grazie per i complimenti, cerco sempre di documentarmi bene sull'animale di cui sto andando a recensire la riproduzione in scala, a volta anche andando a leggere l'articolo originale.
RispondiEliminaLa prossima recensione arriverà presto, penso nei primi di febbraio.
Ho visto l'unboxing e ho anche commentato, mitici gli Avantasia!
Continua a seguirmi anche sulla pagina facebook di dinoshop in cui cerco sempre di darvi tutte le novità riguardanti questo mondo e nella pagina di Jurassic Park Italia.
Ciao, a presto!
Ciao,
RispondiEliminaComplimenti per la recensione. Domanda forse un pò toppo pignola ma la lunga spina è stata ritrovata con il bacino o con il primo ritrovamento (la parte anteriore quasi completa dell'animale)?
P.S. sei sempre più bravo nelle tue detagliate recensioni
Anchry6
Se non sbaglio è stata ritrovata con la parte anteriore, ma giustamente gli autori dell'articolo non hanno voluto azzardare l'ipotesi che fosse sulla spalla.
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